L’estate ci mette a nudo, scopre i nostri difetti e valorizza i nostri pregi; è il periodo dell’anno in cui più ci confrontiamo con gli altri, notiamo gli inestetismi del nostro corpo e tentiamo di nasconderli.
Prima dell’estate la corsa alle palestre e le diete “estreme” sono un must per tutti. Eppure, l’alimentazione scorretta e l’attività fisica eccessiva non sono la soluzione; ci sono, infatti, problemi irrisolvibili dalle diete e dagli esercizi in palestra, un esempio ne è l’accumulo di adipe nella zona addominale.
L’invecchiamento cutaneo, l’obesità, la perdita repentina di peso e la gravidanza sono spesso causa del cedimento dei muscoli addominali e del rilassamento della pelle del ventre; le conseguenze non sono solamente estetiche, ma potrebbero interessare parti del corpo interne, causando conseguenze considerevoli. In questi casi la figura del chirurgo estetico è fondamentale.
La liposuzione, spesso, non è sufficiente; bisognerà procedere con l’addominoplastica.
Ma di cosa si tratta? Ne parla il dott. Perna, medico e chirurgo estetico.
Che cos’è l’addominoplastica?
L’addominoplastica è un intervento chirurgico combinato che associa alla lipoaspirazione il lifting della pelle addominale.
Il principale scopo dell’addominoplastica è rimuovere l’eccesso cutaneo e gli accumuli adiposi, ma – se necessario – l’intervento prevede anche la plastica dei muscoli retti dell’addome, prevenendo, di fatto, la possibilità di incorrere in problemi gravi relativi all’apparato intestinale. I muscoli retti dell’addome, infatti, sono due spesse lamine muscolari molto vicine tra loro che proteggono il nostro intestino e ne evitano la fuoriuscita; estendendosi dalla gabbia toracica alla zona pelvica, costituiscono una forte barriera muscolare che, se compromessa, può generare dei rischi consistenti che la semplice chirurgia estetica non può risolvere.
Gravidanza, obesità e invecchiamento dei tessuti sono i principali responsabili dell’indebolimento e della diastasi dei muscoli retti addominali.
Rivolgersi al chirurgo estetico repentinamente è un atto di responsabilità verso il proprio corpo.
È un intervento rischioso?
Assolutamente no! L’intervento, infatti, interessa tessuti privi di rischio: la pelle e il sottocute.
L’unico aspetto sgradevole dell’addominoplastica è una piccola cicatrice nella zona pubica.
Come evitare che la cicatrice sia troppo grande?
L’incisione che genera la cicatrice viene effettuata in una zona del corpo nascosta dalla biancheria intima. La dimensione della cicatrice corrisponde all’entità dell’operazione: prima si deciderà di agire e più piccola sarà l’incisione.
Cosa fare se si ha già una cicatrice nella zona pubica a causa di un parto cesario?
Nulla. Per effettuare l’operazione di addominoplastica si procederà a riaprire la vecchia cicatrice, così da evitarne una nuova.
E se si ha intenzione di avere un altro figlio?
È consigliabile che l’intervento di addominoplastica sia effettuato prima di una nuova gravidanza, altrimenti la diastasi dei muscoli retti dell’addome potrebbe peggiorare.
Spesso dopo una gravidanza la forma e la posizione dell’ombelico cambiano. L’addominoplastica risolve anche questo piccolo problema?
Sì. L’addominoplastica, infatti, rimodella tutto il ventre: se necessario interviene sui muscoli addominali, riposiziona e rimpicciolisce l’ombelico, assottiglia i fianchi.
Dove avviene l’intervento?
L’intervento avviene in clinica. La clinica è l’unico posto sicuro in cui effettuare qualsiasi tipo di intervento; il chirurgo estetico, supportato da un’equipe di medici specializzati, solo in sala operatoria avrà a disposizione tutto il necessario per la buona riuscita dell’addominoplastica.
Quindi qualche rischio c’è!
I rischi ci sono solo se l’intervento non viene eseguito secondo i parametri necessari per qualunque operazione chirurgica: selezione accurata del paziente, esecuzione dell’intervento in sala operatoria, professionalità del chirurgo.
Spesso, per risparmiare pochi euro, c’è chi si rivolge a chirurghi eticamente discutibili che, pur di conquistare il cliente, sacrificano la qualità dei materiali utilizzati durante l’operazione ed eseguono l’intervento in ambulatorio.
In questi casi l’addominoplastica potrebbe essere rischiosa (come qualsiasi altra operazione).
L’operazione prevede l’anestesia?
Si, o locale o generale, dipende dall’entità dell’operazione.
Quanto dura?
La durata dell’intervento dipende dall’entità dei problemi su cui intervenire.
Cosa fare dopo l’intervento?
Dopo l’intervento è opportuno un periodo di riposo, variabile da paziente a paziente. I tempi di convalescenza si calcolano tra i sette giorni e le due settimane. La convalescenza è necessaria in quanto garantisce una buona cicatrizzazione del taglio operatorio.