Con il termine pelle ci si riferisce spesso – semplificando – al rivestimento esterno del corpo; in realtà la cute è l’organo più esteso che l’uomo possegga e, in quanto tale, estremamente complesso.
Nei vertebrati la pelle è composta da due strati:
- l’epidermide (involucro esterno);
- il derma, molto più profondo.
Sotto il derma, inoltre, si estende il connettivo sottocutaneo, sede di cospicue cellule adipose.
Andando ad analizzare ogni parte della cute, noteremo che l’epidermide è costituita da vari strati cellulari tra cui uno profondo (corpo mucoso) e uno esterno composto da cellule epiteliali che, una volta morte, vengono progressivamente eliminate e rinnovate dal corpo mucoso; è dunque evidente che lo strato più profondo sia la parte viva e la matrice dell’epidermide.
Per quanto riguarda il derma, invece, è prevalentemente costituito da fibre connettivali disposte a rete; tale caratteristica è funzionale alla distensibilità della pelle mentre l’elasticità dipende dalle fibre elastiche presenti nelle fibre connettivali.
Le funzioni della pelle sono plurime e complesse; di seguito un elenco generico e semplificato:
- protezione;
- termoregolazione;
- eliminazione di acqua, cloruro di sodio ecc…
- produzione di sudore e sebo;
- formazione di melanina e cheratina;
- attivazione, grazie all’effetto dei raggi solari, della provitamina D;
- funzione sensitiva, grazie alle terminazioni nervose presenti nella cute;
- pigmentazione.